Fino a qualche mese fa, se avessi chiesto ai clienti che volevano affittare il loro appartamento “c’è un terrazzo condominiale nel palazzo?”, nel 38% dei casi la risposta sarebbe stata “non lo so”.
Il 47% di loro avrebbe detto “so che c’è, ma non ci sono mai andato”, mentre un esiguo numero avrebbe risposto “Sì, c’è e so che si può usare per stendere il bucato. Ma non ho la chiave”.
Rarissimi i proprietari di casa che ne comunicavano l’esistenza all’inquilino, consegnando le chiavi di accesso e mettendo così a loro disposizione uno spazio comune non di poco conto.
Il terrazzo condominiale negli ultimi anni è stato poco considerato e se faceva parlare di sé, generalmente, era a causa delle infiltrazioni d’acqua nell’appartamento sottostante.
Lasciato spesso in balia delle antenne, veniva utilizzato da pochi impavidi per sciorinare, ma nulla più.
Dopo l’11 marzo tutto è cambiato. Con la quarantena ne abbiamo riscoperto l’importanza.
Chi viveva in un appartamento senza balcone l’ha utilizzato per la pausa sigaretta, per prendere il sole o semplicemente una boccata d’aria. C’è stato chi addirittura vi ha organizzato aperitivi con i condomini, sopperendo così all’isolamento sociale dettato dall’impossibilità di incontrare gli amici nei locali pubblici.
Se fino a ieri gli inquilini, nello scegliere un appartamento da prendere in affitto, non si sono nemmeno chiesti se vi fosse o meno questo spazio comune a disposizione, è lecito immaginare che d’ora in avanti il terrazzo condominiale, specie se ben organizzato e fruibile dagli affittuari, rappresenti un plus di un appartamento da mettere a reddito. Soprattutto se l’appartamento in questione non dispone di un balcone privato.
Bisogna ricordare inoltre che il terrazzo condominiale è anche uno dei parametri che determinano la subfascia di appartenenza nel calcolo del canone concordato e rappresenta quindi un elemento che permette di incrementare il prezzo massimo d’affitto previsto per i contratti agevolati.
Immagina perciò uno spazio curato a disposizione (niente di eccezionale per carità, basta qualche pianta), dove sgranchirsi le gambe o fare attività fisica (l’abbiamo visto durante la quarantena) e dove addirittura c’è un giardino degli odori a cui attingere per avere il basilico fresco o un po’ di mentuccia.
Fantascienza? Impresa ciclopica inattuabile? Roba da marziani a Roma?
Non direi. Spazi così esistono e ne ho addirittura le prove fotografiche.
Senza dubbio il merito è dei condòmini illuminati e lungimiranti, ma anche di quegli amministratori capaci di sensibilizzare l’assemblea condominiale sull’importanza di investire per valorizzare il bene immobile comune.
Visto che il mercato degli affitti sarà sempre più competitivo – dato l’aumento dell’offerta – dovresti riflettere su quanto sia importante rivalutare al massimo la tua proprietà e gli spazi accessori di cui essa può disporre.
Perciò, se hai un appartamento da mettere a reddito, faresti bene a riflettere su quanto sia importante avere anche un terrazzo comune da mettere a disposizione e faresti ancora meglio se riuscissi a valorizzarlo; l’imprevedibile esperienza della quarantena ha modificato la percezione degli ambienti domestici ed evidenziato l’importanza di spazi fino a ieri ignorati o sottovalutati.
Cosa fare, perciò, in pratica?
- Informati se nello stabile c’è un terrazzo condominiale e se c’è fai una bella ricognizione per vedere lo stato in cui versa e come si potrebbe valorizzarlo. Servono interventi radicali? O ha solo bisogno, come spesso accade, di un piccolo miglioramento estetico per renderlo davvero fruibile?
- Una volta individuato cosa andrebbe fatto, come trasformarlo da spazio inutilizzato ad accessorio appetibile, sensibilizza gli altri condomini e l’Amministratore sulla necessità di metterci mano. Creare valore aggiunto è un guadagno per tutti.
- Per essere convincente (in ogni condominio c’è sempre qualcuno riottoso e recalcitrante, spesso più di uno) informati sulle agevolazioni fiscali previste per gli interventi effettuati sulle parti comuni e danne notizia agli altri proprietari durante l’Assemblea di condominio.
Agevolazioni fiscali per interventi effettuati sulle parti comuni
Puoi ragionarne preliminarmente con l’Amministratore, in modo da sottoporre all’Assemblea proposte circostanziate, scegliendo gli interventi anche alla luce delle Agevolazioni previste: Ristrutturazione delle parti comuni, Riqualificazione energetica, Bonus Verde, Sostituzione antenne private con antenna condominiale ecc..
So bene che questo non dipende solo da te e conosco le dinamiche delle riunioni di condominio: spesso è difficile raggiungere un accordo, anche quando si tratta di spendere soldi per interventi urgenti.
Ricorda però ai tuoi vicini che senza una manutenzione periodica costante gli interventi saranno tutti urgenti e dunque più costosi; è saggio quindi intervenire quando si può recuperare parte della spesa grazie agli incentivi fiscali, piuttosto che trovarsi tra qualche anno con la guaina del terrazzo da sostituire in tutta fretta perché il proprietario dell’appartamento dell’ultimo piano è inviperito a causa delle infiltrazioni.