Le norme in materia di locazione stabiliscono tempi e modalità per l’esercizio del diritto di recesso dal contratto da parte del conduttore nonché per la comunicazione della disdetta da parte del locatore.
E questa è la teoria.
Nella pratica però ci sono situazioni in cui le parti sono d’accordo nel chiudere il contratto velocemente, senza rispettare i termini contrattualmente previsti. Generalmente questo vale per l’inquilino, al quale viene concesso di derogare ai termini di preavviso, anticipando il rilascio dell’immobile.
Può succedere perché ad esempio il proprietario preferisce rientrare velocemente in possesso del bene ed è disposto a rinunciare ai canonici 6 mesi di preavviso.
Oppure in situazioni di crisi economica o emergenza generale, quando rischiare di non incassare l’affitto ma dover comunque pagare le tasse è uno scenario di gran lunga peggiore di un appartamento o negozio vuoto ma nella propria disponibilità.
I contratti si chiudono prima del previsto non solo in situazioni critiche ma anche quando le cose sono vantaggiose per tutte le parti in causa.
Immagina che il tuo inquilino abbia espresso la volontà di recedere dal contratto e che ci sia un altro inquilino interessato a prendere in affitto casa tua non appena l’occupante sia in condizioni di metterla a disposizione.
In poche parole: se hai già un inquilino desideroso di entrare e uno desideroso di uscire che senso ha vincolare quest’ultimo al rispetto del preavviso quando non perdi nemmeno un giorno di affitto? Meglio chiudere subito il vecchio contratto e partire con un nuovo.
Come chiudere in anticipo un contratto di locazione?
Quindi, in tutti quei casi in cui un contratto si chiude prima del previsto, è cosa buona e giusta mettere nero su bianco l’accordo raggiunto, indicando
- La data in cui il contratto si intende risolto
- Come e quando viene o verrà riconsegnato l’immobile
- Come e quando viene o verrà restituito il deposito cauzionale
E’ evidente che le cose cambiano a seconda che la risoluzione consensuale venga firmata il giorno stesso del rilascio dell’immobile – e in tal caso è possibile indicare anche lo stato in cui viene riconsegnato il bene, evidenziando eventuali danni allo stesso – o sia invece un accordo che avrà un effetto posticipato nel tempo – ed in tal caso sarà utile predisporre anche il successivo verbale di riconsegna dell’immobile, da firmare il giorno dell’effettivo rilascio.
Insomma, per quanto sia diffusa la tendenza a gestire informalmente i contratti d’affitto, prendendo accordi a voce, è sempre saggio fare un piccolo sforzo e ratificare quanto pattuito, anche quando il rapporto col tuo inquilino è idilliaco e non presenta criticità.
E poi…. hai mai pensato che quel pezzo di carta potrebbe riversarli utile anche nel rapporto con altri interlocutori? Le società fornitrici di luce e gas, l’Agenzia Entrate, l’amministratore di condominio…
Scegliere di essere previdenti è sempre una scelta giusta.
Contattami per capire come chiudere un contratto di locazione senza fare errori.